Le condizioni atmosferiche hanno determinato il rinvio
della tappa che ci avrebbe permesso di raggiungere Marsure partendo da Dardago.
Questo itinerario sarà recuperato la domenica del 7 dicembre 2003, mentre
domenica prossima, come da programma, effetturemo la successiva tappa che ci
porterà da Cortina di Giais al castello di Montereale.
Nonostante
il tempo inclemente domenica scorsa c’è stato comunque l’incontro tra una
nostra delegazione e l’amministrazione comunale di Budoia rappresentata
dall’assessore Del Maschio. Con lo stesso abbiamo svolto un veloce sopralluogo
del sito del Cjastelat per sollecitare la disponibilità dell’amministrazione
comunale al recupero di quel luogo.
Va
ricordato come questa località non sia mai stata segnalata in alcuna
pubblicazione specialistica e nemmeno nel famoso volume sui castelli friulani
del Miotti.
Il
sito, per contro, è di estremo interesse perché presenta ancora in perfetta
evidenza le diverse forme dell’abitato fortificato con terrapieni e fossati.
La
sommità del colle, oggi invasa dalla vegetazione spontanea, garantiva una
evidente difficoltà di attacco agli incursori, che si trovavano a dover
manovrare su terreni molto ripidi, e allo stesso tempo era uno straordinario
“balcone” sulla pianura e sul versante montuoso. Il settore centrale del
vecchio abitato, difeso sui versanti NE, SE e SO con un profondo vallo, ha una
forma pressoché pianeggiante, frutto di una evidente trasformazione del suolo
attribuibile all’uomo. Lungo il perimetro del recinto è ancora ben evidente il
rilevato di terra che ospitava la palizzata difensiva e che era stato costruito
reimpiegando il materiale proveniente dallo scavo del prospiciente fossato.
Sul
lato NE e soprattutto su quello S.O. le difese erano state rinforzate costruendo
un secondo vallo e un corrispondente aggere con soprastante palizzata. Questi
settori esterni all’abitato trincerato potrebbero essere il frutto di un
miglioramento del sistema difensivo, come di un ampliamento dell’area occupata
dalle capanne.
Datare
la costruzione del manufatto sulla base delle informazioni morfologiche
dell’insediamento è impresa ardua e la questione dovrà essere rimandata a una
specifica ricognizione archeologica. Per noi è invece importante segnalare
l’importanza storica di un sito unico nel panorama del sistema difensivo del
pedemonte.
Il
Cjastelat, per le tecniche di costruzione e la localizzazione, va senza dubbio
inserito all’interno delle fasi più antiche del popolamento di quest’area
geografica e proprio per questa specificità la nostra associazione ha chiesto
all’amministrazione di Budoia dei segni concreti per la salvaguardia e la
valorizzazione del sito.
Nessun commento:
Posta un commento