La cortina di Giais
Ancor oggi la località che era il capoluogo dell'antico
comune di Giais porta il nome di Cortina dichiarando in modo esplicito come
quella popolazione avesse deciso di erigere qui una difesa collettiva. Il muro
di cinta racchiudeva al suo interno la chiesa (forse non quella attuale) e
alcuni settori residenziali. In parte le
murature sono ancora visibili anche se con il tempo sono state reimpiegate per
la costruzione di rustici e case.
I Castiglioni di
Selva
Poco a nord di Selva l'indagine toponomastica ci segnala un
nome di luogo significativo: "Castiglioni". Oggi quest'area è in
parte edificata e ha subito profonde manomissioni tanto che vedere in questa un
castelliere è praticamente impossibile.
La cortina di
Malnisio
Miotti, sulla base del toponimo "centa" rilevato
dal Corgnali ipotizzò che attorno alla chiesa di Malnisio ci fosse stata una
cortina. La nostra indagine sui microtoponimi, invece, ha rilevato il toponimo
cortina poco più a sud della chiesa nei pressi delle strutture residenziali più
antiche del villaggio. La chiesa di Malnisio, senza dubbio tarda, sorse
all'esterno del nucleo originario di case quando già la fortificazione era in
crisi o persino distrutta.
La cortina di Grizzo
A Grizzo, località fino a oggi priva di cortine
identificate, abbiamo rintracciato una situazione simile a quella di Malnisio.
Ancora una volta la chiesa, di recente istituzione, è discosta dall'area che
toponomasticamente viene riconosciuta con il termine cortina. Per contro,
quest'ultima abbraccia alcuni settori residenziali del paese e alcuni terreni
coltivati.
Il monte Spia
Da Grizzo saliremo un colle chiamato Spia per ricordare,
alla stregua degli altri luoghi chiamati guarda) che una vedetta sfruttava
questa posizione privilegiata rispetto alla pianura. Questo punto di
osservazione era probabilmente funzionale al castello medievale di Montereale
al quale era fisicamente collegato grazie a un comodo sentiero.
Il castello di
Montereale Valcellina
Quello di Montereale è un sito fortificato di grande
interesse sia per la particolare posizione geografica che ancor oggi
entusiasma, sia per la continuità d'uso del sito, occupato con diverse funzioni
dall'età preromana all'età moderna. A fronte di una storia plurimillenaria e al
grande interesse che suscitarono le campagne di scavo del maniero dei signori
di Montereale (anni '80) il luogo continua a rimanere poco frequentato e
scarsamente noto.
Noi lo raggiungeremo dal sentiero alto che metteva in
comunicazione il castello con la zona montuosa e il M. Spia per poi scendere,
dopo la visita ai ruderi, all'antica chiesa pievana, sorta sui luoghi
dell'antico abitato di tradizione veneta.
Nessun commento:
Posta un commento