domenica 26 ottobre 2003

Tappa Maniago - Fanna - Cavasso Nuovo

Domenica 26 ottobre: Maniago-Cavasso Nuovo
Partenza dal castello di Maniago, ore 8,30.
  
Il castello di Maniago
Il castello sorse in seguito alla cessione del feudo di Maniago che l'imperatore Ottone II fece nei confronti del Patriarca di Aquileia. Il colle controllava i collegamenti tra le valli del Colvera e del Cellina come pure tra le stesse. Fortezza e villaggio occuparono un ampio ripiano del M. Jof e erano affidati ad un consorzio di abitatori dai quali emerse la famiglia detta di Maniago. Dopo il terremoto i resti castellani hanno subito qualche azione di restauro e consolidamento mentre sono, per contro, mancate significative azioni di scavo archeologico nei settori signorili del recinto e in quelli adibiti al villaggio.
  

Il castello di Mieli e il Torrat di Fanna
Si tratta di un castello già in rovina nel '500 e che lo scorso anno, in occasione della precedente edizione di Scarpe & Cervello, siamo riusciti a riscoprire. Si trattava probabilmente di un ricetto popolare posto poco a monte dell'abitato e utilizzato sono nelle occasioni di pericolo e legato a una sottostante torre di osservazione. Quest'anno siamo riusciti a rintracciare nell’area una terza struttura, il "Torrat", che si presenta come una sorta di ricetto costruito su un piccolo colle.

 Il castello di Mizza
Il "castellare" di Mizza è citato per la prima volta nel 1186, ma non è da escludere che si tratti di una difesa antica. La sua localizzazione è particolare: tutto il versante nord del colle è uno strapiombo inattaccabile, mentre quello a sud, il solo raggiungibile con una mulattiera, era ripido e facilmenete controllabile e difendibile. Il castello, infeudato ai signori di Polcenigo, era di piccole dimensioni e presenta tecniche costruttive precedenti al XIII secolo. Oggi versa in uno stato di profondo degrado e abbandono.

 Cavasso nuovo
Concluderemo la nostra passeggiata nei pressi del "Palazat" di Cavasso, la residenza che i di Polcenigo si costruirono in piano abbandonando il vecchio castello di Mizza. Avremo così il modo di compiere alcuni sopralluoghi alla ricerca dei resti di un terzo fortilizio scomparso e un tempo registrato all'interno di quel feudo. Crediamo , infatti, che il castello di Colbirlon definito in rovina nelle cronache del XVI secolo fosse posto poco a monte della residenza seicentesca della famiglia signorile.




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