giovedì 5 maggio 2011

A piedi nei paesaggi della modernità. Parte la nuova edizione di Scarpe&Cervello



Domenica 8 maggio 2011

Dall'Ikea al sacrario di Redipuglia
Ore 9,30 parcheggio dell’Ikea a Villesse, sotto il cartello del parcheggio A

L’Ikea di Villesse è un superluogo tra i più esemplari in regione e si colloca su un importante nodo della rete automobilistica assumendo anche il ruolo di Landmark per chi percorre le autostrade da e verso la Slovenia. Rappresenta per eccellenza un nuovo modello di centralità dove il commercio si confonde con il divertimento. La nostra escursione prevede una visita veloce ed esterna alla struttura e una camminata che dai paesaggi in trasformazione della zona industriale di Villesse-Romans ci porterà attraverso territori ancora ricchi di storia a Redipuglia dove visiteremo i cimiteri di guerra, grandi macchine paesaggistiche per coltivare la memoria, finendo l’escursione sui luoghi in cui prenderanno forma, nel prossimo futuro, le opere previste per l’iniziativa Carso 2014.

I motivi
La prima escursione della nuova serie di uscite di Scarpe e Cervello parte da un “nodo” territoriale che negli ultimi anni ha subito delle profonde trasformazioni. Il raccordo autostradale tra l’asse Venezia-Trieste e Gorizia nacque in un periodo speciale della storia italiana, quasi come se quel peduncolo di superstrada fosse stata una vena che finiva nell’ultimo tessuto vitale di un territorio. Oggi invece, i nuovi spazi della comunicazione transfrontaliera riconoscono al margine confinario il ruolo di cerniera tra stati e mercati diversi. Il prolungamento del raccordo autostradale in Slovenia e la trasformazione dell’asse in una vera autostrada, hanno dato un nuovo senso all’innesto di Villesse.
Una grande struttura commerciale si è collocata nei pressi di questo incrocio caratterizzando il paesaggio dell’infrastruttura e modificando in modo irreversibile l’ambiente. Se il raccordo autostradale aveva marginalizzato l’abitato di Villesse interrompendo il collegamento con gran parte della sua campagna, oggi la trasformazione della stessa in un centro commerciale in aderenza con i tessuti produttivi di S. Pier d’Isonzo ??? rende ancor più “separato” e autonomo questo spazio del mercato. Uno spazio che è influenzato da flussi transconfinari e che ha poco a che vedere con l’originario villaggio isontino. L’Ikea è un simbolo della filosofia dei nuovi territori del commercio a cavallo di due nazioni, un commercio diffuso e reticolare, appoggiato a una rete trasportistica sovrannazionale.
La nostra tappa finale ci porterà in un altro luogo che fu generato da un processo di pianificazione esogeno alle scelte del territorio. Il santuario di Redipuglia nacque nel 1938 come una grande macchina attrezzata per ricordare le grandi battaglie nazionali lungo l’Isonzo. Il racconto affidato alla grande struttura monumentale era quello mitizzato delle schiere degli eroi che rimanevano su quei luoghi per presidiare, esercito di fantasmi, la terra conquistata con tremendo sacrificio.
Anche questa “macchina” scenica ha un suo ruolo nell’orientamento e nella lettura del territorio circostante, anzi, la sua componente paesaggistica è senza dubbio meglio riuscita di quella del sacrario di Timau o di quello di Caporetto.

I luoghi
Partiremo dai piazzali dell’Ikea (non abbiamo previsto una visita agli spazi interni che ci limiteremo ad evocare) percorrendo i raccordi con la viabilità in continua trasformazione. Raggiungeremo così la periferia di Villesse sfiorando l’abitato e dirigendoci verso l’argine dell’Isonzo. Avremo così il modo di leggere alcune delle forme tradizionali dell’agricoltura della zona ormai presenti in forma residuale. Raggiungeremo così una speciale area posta tra l’abitato e l’argine dell’Isonzo oggi in fase di abbandono e inselvatichimento. Un’area caratterizzata originariamente da prati magri e siepi e poi da cave ora abbandonate. Sul bordo dell’argine incontreremo poi una delle piccole zone industriali più insulse della regione, costruita con miopia lontana dalle vie di comunicazione e all’interno del vincolo paesaggistico del fiume. Questa zona sembra fatta da organismi artigianali e industriali provvisori, ma il senso di transitorietà è solo apparente perché anche nel degrado questo spazio produttivo continuerà ad esistere.
Qui recupereremo l’argine fluviale come percorso, osservando gli spazi abbandonati e le nuove funzioni che sono state introdotte (un campo per l’aeromodellismo e un laghetto per la pesca sportiva) come a compensare una mancanza di senso. Allontanandoci da Villesse attraverseremo un territorio ancora abbastanza tradizionale per recuperare il vecchio pente ferroviario abbandonato della linea che collegava Redipuglia con Cormons.
L’oggetto infrastrutturale è molto suggestivo e ci permetterà di costruire una lettura percettiva della pertinenza fluviale come un vero transetto. Raggiungeremo così la riva sinistra del grande fiume scendendo dal rilevato nei pressi del canale artificiale Dedottori, la grande arteria d’acqua diretta a Monfalcone.
Qui, seppure vicini al mare, siamo ancora nei territori dell’alta pianura e le acque percepibili al di fuori degli argini sono artificiali e arricchivano l’ambiente secco e caratterizzato oggi da nuovi impianti vitivinicoli o da arativi. In questo paesaggio agricolo si addensano però un numero consistente di linee elettriche che raggiungono il nodo di ?????? a Redipuglia. Si tratta di un nodo infrastrutturale di grande suggestione nel suo assoluto senso antimimetico.
Ormai in vista di Redipuglia saliremo la boscosa collina di Montagnola per raggiungere il cimitero di Sant’Elia poi il sacrario di Redipuglia.
Raggiunta la cima del monumento saliremo ancora un po’ per sentieri per visitare i luoghi che saranno oggetto del prossimo progetto di “memoria” della guerra: Carso 2014.
Rientrando faremo tappa alla stazione ferroviaria di Redipuglia, un piccolo capolavoro dell’architettura razionalista degli anni ’30. Qui alcune auto permetteranno di riaccompagnare gli autisti al parcheggio dell’Ikea.

Per partecipare
La passeggiata si svilupperà su ambienti molto diversi, strade, viabilità campestri, un argine, ecc., ma in sostanza sono sufficienti scarpe da ginnastica o da trek.
Per chi arriverà in autostrada l’uscita di riferimento è quella di Villesse e l’impianto dell’Ikea ha senza dubbio il pregio di segnalare il luogo con un certo anticipo. Il parcheggio della struttura è enorme, ma il negozio non è ancora aperto all’ora del ritrovo. In ogni caso abbiamo stabilito di ritrovarci sotto il cartello del parcheggio A per rendere ancora più evidente lo straniamento che provocano in noi strutture anonime come quelle di questo parcheggio.
L’escursione prevede una camminata lenta di circa sei ore (10 chilometri) priva di difficoltà. Dovremo solo prestare qualche attenzione nel transitare sul ponte abbandonato.
Sono sufficienti scarpe comode e un abbigliamento conforme alla stagione variabile e soggetta ad escursioni termiche.

Per i problemi finanziari dell’associazione le escursioni di Scarpe & Cervello non saranno più gratuite, ma sottoposte a una quota di adesione per compensare i costi organizzativi. I non iscritti pagheranno 5 euro mentre gli iscritti 3. Per i bambini rimane tutto gratuito.

Numero massimo di adesioni: cinquanta con obbligo di prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni:
Moreno Baccichet: 043476381, oppure 3408645094, bccmrn@unife.it
Legambiente del Friuli Venezia Giulia: 0432 295483 begin_of_the_skype_highlighting            0432 295483      end_of_the_skype_highlighting, info@legambientefvg.it,
Informazioni aggiornate saranno inserite nel sito dell’associazione: http://www.legambientefvg.it/ e http://www.scarpecervello.blogspot.com/

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