venerdì 15 novembre 2013

Una sezione del Carso da Grotta Gigante a Padriciano




IL CARSO DA GROTTA GIGANTE A PADRICIANO

Questa uscita di Scarpe e Cervello ci ha permesso di toccare con mano un incongruenza alquanto interessante della strategia difensiva messain atto durante la guerra fredda nel territorio Friulano.
Il dubbio che alberga nella mente di chi guarda la carta con la localizzazione delle basi militari Italine sul Carso è legato alla loro eccessiva vicinanza al confine.
Una localizzazione così prossima al confine rendeva difficilissima se non impossibile una reazione in caso di aggressione, soprattutto se di sorpresa come si immagina un attacco.
L’ipotesi che più si accredita in un ragionamento che rimane pur sempre ipotetico è che la presenza di queste basi sul Carso avesse un fine più di pressione sulle città e i teritori del Carso ove la miniranza Slava aveva una sua rilevanza numerica e culturale.
Il percorso compiuto è comunque come un transetto che legge una sezione del teritorio carsico sezionandolo sia nella sua parte naturale che nella sua parte colonizzata da installazioni militari.
Le caratteristiche degli acquartieramenti ribadiscono alcuni concetti già enunciati la continuità formale e tipologica che fa leggere questi ambiti come parte di un unicum ( La Fortezza). 
Ma si evidenzia anche un riutilizzo a fini diversi di spazi ove prima si muovevano cavalli ed oggi si rintracciabo tracce dei resti dei capannoni che ospitavano i mezzi corazzati, l’evoluzione tecnologica ha toccato cambiando anche le percezione dei luoghi.


 libro Grotta Gigante
Clicca sull'immagine per vedere le fotografie

Tracciato dell'uscita con dislivello






Nessun commento:

Posta un commento