domenica 23 ottobre 2005

La “città nuova” e i paesaggi della nifica

Domenica 23 ottobre  2005

La “città nuova” e la bonifica: il caso di Torviscosa

Escursione in collaborazione con sezione regionale Friuli Venezia Giulia dell'Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI  aipai.fvg@libero.it).



Il programma
Ritrovo alle ore 9.30 in piazza a Bagnaria Arsa, con introduzione alla lettura del territorio e delle trasformazioni agrarie seicentesche. Trasferimento a Torviscosa in auto con alcune brevi soste per la lettura delle sistemazione agrarie e delle modalità edilizie della ristrutturazione agraria. Visita della città e della campagna a piedi, compreso il raggiungimento della borgata di Malisana. Rientreremo poi a Torviscosa nel pomeriggio. Pranzo al sacco.

Prenotazione, preferibilmente entro venerdì 21 settembre presso info@legambiente.fvg.it oppure presso pordenone@legambiente.fvg.it o telefonando allo 3408645904


Torviscosa è uno straordinario episodio insediativo centrato su un “piano” a scala territoriale che ridisegnò un’area molto ampia della bassa friulana. La costruzione di una città e società agro-industriale modellò i luoghi rendendo evidente anche nelle forme fisiche il rapporto che intercorreva tra i campi coltivati a canna fragile e la fabbrica di cellulosa. Gli edifici della “città”, alle stregua delle grandi aziende agricole, mostrano l’intento unitario e razionalista dell’impresa di Marinotti. Questo singolare progetto territoriale, ora in parte deteriorato, ha un valore storico e documentario di statura nazionale e deve essere impegno di tutta la comunità regionale il suo restauro in quanto bene culturale e paesaggistico che non ha un valore esclusivamente locale.
Durante l'escursione visiteremo un transetto di pianura che va dalle risorgive alla laguna e i limitanei paesaggi fluviali dell’Ausa e del Corno evidenziando l'aspetto dei segni ancora visibili delle seicentesche bonifiche realizzate dai Savorgnan a Torre di Zuino. Progetti e libri dell'epoca alla mano percorreremo l'impianto della città agroindustriale progettata tra il 1936 e il 1939 dall'architetto De Min riconoscendo le testimonianze dell'archeologia industriale e gli episodi di architettura sociale interni alla città.
Rileveremo come l'impianto novecentesco sia in profonda crisi per la separazione delle due aziende (industriale e agricola) che un tempo costituivano un unico patrimonio paesaggistico e che ora sono prive di qualsiasi forma di protezione adeguata.
Verificheremo inoltre i cambiamenti paesaggistici introdotti dalla sostituzione della coltivazione della canna fragile con le colture tipiche della bassa friulana (pioppeto, bosco, prato stabile, ecc).
Con l'iniziativa vogliamo sollecitare un'attenzione regionale verso questo monumento territoriale ponendo il tema della ricostruzione dei paesaggi compatibili con quelli della canna fragile non più coltivata. Allo stesso tempo vogliamo denunciare il fatto che il complesso industriale è considerato alla stregua di qualsiasi altra area industriale friulana e con come uno dei principali patrimoni dell'archeologia industriale in Friuli.


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