venerdì 6 giugno 2014

Fortezza FVG - Seconda giornata del convegno sulle Aree Militari Dismesse

Il 7 giugno vengono evidenziati progetti di riutilizzo: l'ex caserma che diventa carcere a San Vito al Tagliamento o campo fotovoltaico a Spilimbergo. Segui con #fortezzafvg
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Proseguono sabato 7 giugno, a partire dalle 9:30, in Biblioteca civica a Pordenone i lavori del primo convegno sulle aree militari dismesse nella nostra regione. L'iniziativa di Legambiente regionale, intitolata "Fortezza FVG", ha l'obiettivo di sollevare il tema della riconversione di ex caserme, polveriere abbandonate, bunker, poligoni, aree addestrative che costellano il paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Il tema è di grande importanza e attualità, come ha sottolineato nella prima giornata del convegno, lo scorso 31 maggio, l'assessore regionale Maria Grazia Santoro. «Il Ministero della Difesa ha coinvolto il Friuli Venezia Giulia, assieme a Puglia e Sardegna, nei lavori della Conferenza sulle servitù militari, riconoscendo che siamo le regioni più interessate», ha affermato l'assessore, spiegando: «Poligoni, aree addestrative, polveriere, sono aree di grande valenza ambientale, rilevanti per la tutela della biodiversità. Pensiamo per esempio ai Magredi».
Sempre durante la prima giornata di convegno, Generale Caccamo ha evidenziato le criticità relative alla riconversione, soprattutto di grandi strutture che vengono dismesse e abbandonate prima di pianificarne un riutilizzo. La fase di transizione per la riconversione di queste aree ex militari, ha sottolineato Caccamo, potrebbe durare anche vent'anni.
La seconda giornata del convegno ha proprio l'obiettivo di affrontare il tema del recupero, con le sue criticità. Al mattino vengono illustrate modalità di mappatura delle aree alla luce del contenimento del consumo di suolo, con l'intervento di Elisabetta Peccol, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell'Università di Udine, e Walter Coletto, che ha realizzato per Legambiente FVG una mappa partecipata delle aree dismesse in regione, scoprendo tra l'altro dai cittadini un'area addestrativa inutilizzata da anni nella campagna pordenonese, di cui si era persa traccia. Sulle opportunità offerte dalle zone militari come aree dall'alto valore naturalistico, darà il suo contributo Pierpaolo Zanchetta, del Servizio regionale per la tutela del paesaggio e biodiversità.
La seconda parte della mattinata è dedicata al paesaggio della memoria, alle tracce lasciate dalla presenza dei militari in Friuli Venezia Giulia. Sulla scia delle suggestioni lanciate durante la prima giornata del convegno dall'antropologo Gianpaolo Gri, l'infrastruttura militare della Guerra fredda, come è sempre stato nella storia, può rappresentare la base di iniziative museali. Il 7 giugno se ne parlerà con Enos Costantini, Simone Astolfi, responsabile della piattaforma virtuale vecio.it, il fotografo e studioso della fortificazione permanente Giancarlo Magris, Diego Clericuzio e Riccardo Costantini, rispettivamente regista e produttore del documentario sulle aree dismesse a Nordest "Un paese di primule e caserme". A conclusione della sessione dedicata alla memoria, intervengono gli architetti Stefano Tessadori e Antonio Zanella.
Protagonisti delle ultime due sessioni del convegno sono amministratori e associazioni locali alle prese con i problemi di recupero e la gestione dei progetti di riutilizzo. Della riconversione della Caserma Amadio di Cormons parlerà l'assessore Lucia Toros, il sindaco di Palmanova Francesco Martines illustrerà le difficoltà nella smilitarizzazione di una città fortezza e l'ex sindaco di Chiusaforte Luigi Marcon racconterà come un piccolo comune montano cerca soluzioni per una struttura abbandonata, grande quanto il paese stesso. Infine Legambiente vuole mettere in evidenza gli esempi virtuosi di recupero. Renzo Francesconi, sindaco di Spilimbergo, presenta tre forme di recupero, tra cui la trasformazione in parco fotovoltaico dell'ex caserma De Gasperi, 17 ettari, con 40.800 moduli per dieci megawatt di potenza complessiva. Eddi Gomboso, ex sindaco di Mortegliano, spiega come tre aree ex militari oggi ospitano esperienze come Festintenda, un circolo ippico e un'impresa leader del Made in Italy per la costruzione di aerei ultraleggeri. Del progetto di housing sociale per recuperare la caserma Osoppo di Udine parlerà Piero Petrucco, dell'impresa ICOP, mentre il sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie racconterà i passaggi che hanno portato alla decisione di riconvertire la caserma Dall'Armi in un nuovo penitenziario, di cui la Destra Tagliamento ha necessità da anni. Infine Rudi Lizzi, dell'associazione Landscapes, darà testimonianza di come le infrastrutture della Guerra Fredda possono offrire opportunità di riutilizzo anche a fini turistici.

Sul canale youtube di Legambiente FVG è possibile vedere le 12 videointerviste realizzate da Elisa Cozzarini e Massimo Piva a margine del convegno per illustrare alcuni esempi di recupero delle aree dismesse in regione.


www.legambientefvg.it
#fortezzafvg
tel: 3472527414

1 commento:

  1. Riporto una bella esperienza ed un esempio di rercupero di una caserma dismessa:
    http://bellunopiu.it/casa-dei-beni-comuni-lex-caserma-piave-apre-i-cancelli/

    Mandi
    Paolo

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