giovedì 1 dicembre 2005

Paesaggi post-culturali: guerra e dopoguerra nel Carso Goriziano

Domenica 4 dicembre 2005


Ritrovo e partenza: ore 10.00 da Gabria Superiore, Piazza Indipendenza, nei pressi della statale n. 55 del Vallone.
Partendo dal paese saliremo lungo una mulattiera appartenente al sistema viario pre-bellico per poi imboccare una strada militare e giungere alla cannoniera del monte Brestovec.
Passando per il paese di Cotici Inferiore visiteremo una cavità naturale utilizzata durante la Grande Guerra e riutilizzata durante la Resistenza.
Oltrepassato il paese di S.Martino, piegheremo decisamente a sud per Marcottini e quindi ridiscenderemo al Vallone per analizzare le piccole borgate che vi si sono sviluppate.
Ritorneremo al punto di partenza avendo modo di osservare le tracce delle attività estrattive.
Durata circa 5 h.
  
Informazioni presso info@legambiente.fvg.it oppure presso pordenone@legambiente.fvg.it o telefonando allo 3408645904
  
Il Carso goriziano è caratterizzato dalla speciale natura calcarea dei luoghi e dalla mancanza del reticolo idrografico superficiale. Nonostante tutto, l’acqua di risorgiva o presente in alcuni laghetti e sorgenti introduce l’osservatore a forti contrasti tra i canneti e le specie arboree tipiche degli ambienti fluviali (salice, pioppo, ecc.) e le superfici aride della landa carsica. A questo speciale quadro naturale dell’ambiente carsico si somma il valore di una componente antropica che ha avuto, nelle vicissitudini della guerra, uno dei suoi principali problemi. Il trauma territoriale delle battaglie del Carso ha cancellato non solo villaggi e coltivazioni, ma anche e soprattutto i valori di una speciale identità locale.
Se da un lato rimangono le memorie fisiche di quegli eventi, dall’altro, le fasi regressive delle forme insediative su tutta quest’ampia area testimoniano come la storia territoriale abbia subito un’interruzione. Il paesaggio per lo più abbandonato a una naturalizzazione spontanea mostra ancora i vecchi e storici usi mentre a queste "rovine" si sommano i resti della Grande Guerra: trincee, edifici, musei, luoghi della memoria.
La mancanza di una identità locale e di una riconoscibilità che prescinda da una guerra che ha quasi 90 anni e il generale abbandono dell’agricoltura con la scomparsa di alcune forme paesistiche tipiche sono i principali problemi di quest'area.
  
L’escursione prevede di percorrere, riconoscendole, alcune strade del periodo prebellico e altre costruite durante la battaglia dell’Isonzo. Visiteremo i campi di battaglia con i resti delle trincee, le cannoniere nelle gallerie artificiali, i monumenti relativi alla prima e seconda guerra. Confronteremo questi segni, a volte veri reperti archeologici di un assetto bellico solo apparentemente lontano, con quelli della scomparsa economia rurale: i prati abbandonati e diventati boschi, gli orti difesi da muri in pietra ormai inutili, il paesaggio di alberi che si è sostituito a quello dei pascoli.

Escursione facile e molto panoramica. Non c’è obbligo di prenotazione.
Consigliamo a tutti di portare una pila per la visita delle gallerie della cannoniera.
Il pranzo è previsto al sacco e sarà estremamente veloce, visto che il clima non ci permetterà di “campeggiare” comodamente. Il ritorno alle auto è previsto per le 16,00.
In compenso alla sera, per chi si vuole fermare, prevediamo una sosta in un agriturismo sloveno o in una trattoria locale.