sabato 25 settembre 2004

Alcune foto dell'esplorazione dell'Antro di Toppo

L'escursione di domenica scorsa ci ha permesso di raggiungere la grotta fortificata dell'Antro di Toppo e di compiere un primo e sommario rilievo della struttura. Per problemi di sicurezza solo alcuni degli escursionisti hanno raggiunto la bocca dell'antro difesa da un solido muro in blocchi di pietra corsati posati su una tenace malta.

La parete in muratura che chiude l'anfratto si confonde con il colore della parete
L'ultimo tratto di salita necessita dell'uso delle mani
Il muro avrebbe impedito l'accesso agli aggressori
La porta di accesso vista dall'inerno
Matteo Brusadin alle prese con il rilievo metrico

domenica 19 settembre 2004

LA FRANA E LA DIGA DEL VAJONT - 19 settembre 2004
ritrovo: ore 9,00 presso la chiesetta alla diga del Vajont a
Erto

Le motivazioni:
I luoghi della frana del Vajont sono un simbolo del cattivo
rapporto che in molte occasioni si instaura tra l'uomo e le sue
attività, e l'ambiente. La disgrazia che seguì la costruzione
della grande diga di Erto è un fatto che ancor oggi tocca le
coscienze di tutti. Per questo motivo riteniamo utile segnalare
la necessità di istituire un itinerario ecomuseale che
attraversi i luoghi dello schianto rendendo espliciti i fenomeni
di crisi succeduti alla sciagura ampliando in modo
consistente quella che è l'offerta conoscitiva oggi presente in
sito.

L'escursione:
La visita prenderà vita dalla chiesetta commemorativa posta
nei pressi della galleria e prevede l'attraversamento del
materiale di frana per visitare i luoghi più impressionanti della
frattura geologica. Poi saliremo il versante opposto al M. Toc
seguendo il flusso dell'onda seguita allo schianto e arrivando
in un pianoro all'epoca coltivato dove l'acqua spense la sua
energia distruggendo due case e cancellando l'esistenza
delle due rispettive famiglie. Poco a monte degli altarini che
ricordano i defunti e i sedimi delle loro abitazioni,
rintracceremo un sentiero ancora intatto che ci condurrà al
sentiero del Carbone che collegava Casso con la Val
Zemola. Nel pomeriggio in auto raggiungeremo lo sbocco del
Vajont nella Valle del Piave. Da qui risaliremo brevemente la
stretta forra del fiume per vedere l'inusuale prospettiva della
diga dal basso.